Lo stato nutrizionale, direttamente correlato allo stato di salute, viene definito come la condizione risultante dall’introduzione, assorbimento ed utilizzazione dei nutrienti.
Per valutare lo stato nutrizionale di un individuo occorre studiare la sua composizione e funzionalità corporea oltre al bilancio energetico. Alla base della valutazione è utile l’anamnesi nutrizionale per comprendere le abitudini alimentari e lo stile di vita del soggetto. Lo studio dei parametri antropometrici (peso, altezza, pliche cutanee, circonferenze ecc.), presi singolarmente o combinati tra loro, permette di misurare le riserve energetiche e la massa corporea. I parametri biochimici permettono invece di comprendere la funzionalità metabolica e corporea dell’individuo.
La valutazione dello stato nutrizionale rappresenta un momento fondamentale nella sorveglianza del soggetto sano o in apparente stato di buona salute. Essa è indispensabile sia in soggetti con caratteristiche nutrizionali particolari (ad esempio in età pediatrica) e sia per prevenire patologie da ipernutrizione o malnutrizione subclinica in soggetti a rischio. Lo stato nutrizionale può infatti essere compromesso da numerose patologie a decorso acuto o cronico ed il riscontro, assai frequente, di complicanze in soggetti malnutriti suggerisce come la ridotta risposta metabolica riscontrata possa condizionare profondamente il decorso clinico e in condizioni estreme, la vita stessa. Il mantenimento di uno stato nutrizionale fisiologico rappresenta pertanto l’elemento condizionante il benessere di una persona nonché una sua più rapida guarigione in caso di malattia.
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