ALLERGIA O INTOLLERANZA? FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA
L’Allergia Alimentare (AA) è una reazione avversa agli alimenti causata da una anomala reazione immunologica mediata da anticorpi della classe IgE, che reagiscono verso componenti alimentari di natura proteica.
L’AA può manifestarsi nei primi anni di vita, oppure più in là in età adulta
L’AA può manifestarsi in diversi modi, i sintomi possono essere lievi, ma si può arrivare anche allo shock anafilattico.
I sintomi generalmente compaiono poco dopo l’assunzione dell’alimento (da pochi minuti a poche ore)
Gli alimenti che più frequentemente causano allergie sono rappresentati da latte vaccino, uovo, grano, frutta secca, pesce e crostacei.
La diagnosi è prevalentemente clinica (prick test ;Test sierologici per la ricerca di IgE
Totali)
Cosa si intende per intolleranza al lattosio?
Circa il 70% della popolazione mondiale adulta è intollerante al lattosio.
In Italia il 50% della popolazione sembra avere problemi con il lattosio.
I problemi insorgono quando le cellule intestinali perdono la capacità di sintetizzare la lattasi, l’enzima in grado di digerire lo zucchero contenuto nel latte e suoi derivati e dividerlo in due zuccheri più semplici e facilmente digeribili per l’organismo, come il glucosio e il galattosio. Se la lattasi non scinde appunto il lattosio, la parte non digerita presente nell’intestino giunge fino al colon e qui, grazie all’azione della flora batterica, avviene un processo di fermentazione che è la principale causa di disturbi di natura gastrointestinale.
Quali i sintomi dell’intolleranza al lattosio?
I sintomi variano in funzione del livello di deficit dell’enzima lattasi, ma generalmente si associano sintomi di natura gastrointestinale:
- Dolori addominali
- Senso di gonfiore
- Nausea
- Stitichezza o diarrea
- Meteorismo e flatulenza
Alcune volte questi sintomi possono essere associati ad altri come:
- Mal di testa o capogiri
- Senso di stanchezza
- Prurito e eruzioni cutanee
Le metodologie attualmente utilizzate sono due:
- Il H2-Breath Test o Test del Respiro all’Idrogeno, che analizza l’espirato prima e dopo la somministrazione di 20-25 g di lattosio. Il paziente soffia in una sacca a intervalli regolari (ogni 30 minuti) per un tempo complessivo di 3-4 ore.
- Vengono poi esaminati i 6 campioni di aria per individuare la presenza di idrogeno proveniente dalla fermentazione del lattosio non digerito. Un esito positivo del test accerta la presenza di malassorbimento del lattosio e dunque la diagnosi di intolleranza a tale zucchero.
- Il Test genetico, che studia la composizione genetica e quindi la predisposizione al deficit dell’enzima lattasi. Tale test consiste in un prelievo indolore della mucosa della bocca con l’utilizzo di un tampone
L’unica terapia consigliata è l’esclusione dei prodotti che contengono lattosio, ma quali sono gli alimenti che lo contengono? Oltre il latte e suoi derivati ci sono anche alimenti in scatola o surgelati, che utilizzano il lattosio come conservante e addensante o farmaci che utilizzano tale zucchero come eccipiente.